grilletPointAutore:
Riccardo Desideri , Basic Personal Trainer AltaFormazioneFitness – Us AcliConi

Oggi parliamo di “TRIGGER POINT PERFORMANCE THERAPY” un protocollo di lavoro di rilascio miofasciale sempre più diffuso e oramai stabilmente introdotto in molte palestre anglosassoni ed in particolare negli Stati uniti.
Questo protocollo si avvale dell’ausilio di alcuni “tools” (piccoli attrezzi) ognuno in grado di agire in maniera efficace sul rilascio  dell’allungamento e del rilascio delle fascie muscolari.
UNLOCK YOUR BODY questa la pubblicità che scorre davanti ai nostri occhi se visitiamo il sito americano della ditta che produce questi tools, che agiscono appunto sui “trigger point” (grilletti ...), zone in cui la fascia muscolare dopo esserci contratta non ha avuto la capacità di rilassarsi, creando cosi fastidiose aree di sofferenza .
Per mia esperienza, il binomio “TPPT” E MASSAGGIO SPORTIVO PUÒ ESSERE UNA GRANDE ALTERNATIVA, alle classiche strategie di rilassamento miofasciale.
L’ideatore di questo protocollo è un atleta americano, affetto  da fibromialgia, che applicando le sue conoscenze sportive ha inventato questo protocollo ormai diffusissimo, basta notare nella foto un atleta della nazionale di basket USA prima della performance utilizzare il tool “grid” per preparare il corpo ad una migliore performance.
Il suddetto GRID, non è altro che un Rullo fatto di un materiale speciale che ha la capacità di riprodurre il tocco umano e quindi di poter generare un “automassaggio”, ma famoso è anche il suo utilizzo per allenare il “core”, il cuore della ns postura, tanto è vero che negli States si organizzano delle vere e proprie classi di CORE STRENGHT.
Io personalmente mi sono “autocurato” una fastidiosa fascite plantare con l’ausilio di un altro tool...una sorta di pallina similsferica che ha capacita di trattare piccole zone muscolari quali , piriforme ,spalla, fascia plantare. pettorale..
L’ausilio di un operatore aumenta l’intensità degli attrezzi in questione, applicando oltre gli stessi anche posizioni di streching passivo.
Riassumendo questo prtocollo di lavoro puo aiutare a prevenire lesioni e dolore, migliorare la performance sportiva, migliorare allungamento muscolare e mobilità nonchè l’efficienza neuromuscolare.